TIRANO (SO)

Rosa Genoni

stilista

Fonte: Archivio Podreirer

Dati biografici

NOME: Rosa Angela Caterina 

COGNOME: Genoni

NATA A: Tirano (SO), il 16 giugno 1867

DECEDUTA A: Varese, il 12 agosto 1954

 

Chi è Rosa Genoni?

Ci sono biografie talmente ricche e interessanti che si fatica a selezionare gli elementi più importanti, avendo paura di tralasciare passaggi fondamentali. La biografia di Rosa Genoni è una di queste: sarta, stilista, femminista, giornalista, attivista per la pace – sono tanti i ruoli che ha ricoperto questa donna incredibile, nata – prima di diciotto figli – il 16 giugno 1867 a Tirano, un piccolo paese in provincia di Sondrio.

Ai tempi l’istruzione femminile, soprattutto per le famiglie numerose, era un miraggio: a dieci anni Rosa viene mandata a Milano, a lavorare come piscinina, apprendista tuttofare delle sartorie. Ha solo la terza elementare, ma segue le scuole serali e impara il francese – la lingua della moda. Già, la moda: la Francia ne è la capitale indiscussa, a partire dai modelli che vengono copiati e ripresi ovunque. Il primo evento documentato della sua vita è nel 1884, quando i dirigenti del Partito Operaio Italiano le propongono di recarsi a Parigi per partecipare ad un convegno internazionale sulle condizioni dei lavoratori: Rosa non si interessa solo di moda, infatti, ma anche di politica. Nel 1893 la troviamo infatti impegnata per il miglioramento delle condizioni delle lavoratrici: entra a far parte della Lega Promotrice degli Interessi Femminili, sposa le posizioni di Anna Kuliscioff e di Anna Maria Mozzoni. 

Nel 1895 inizia la collaborazione con la prestigiosa Ditta H. Haardt e Figli. In seguito, nominata première, sarà a capo di 200 dipendenti. Coltiva la sua intuizione, di una moda che non sia più la riproposizione stereotipata di ciò che arriva dalla Francia, ma che sia “made in Italy” – quando ancora questa espressione, nell’Italia unita da poco, non esisteva. Si ispira al mondo classico, al Rinascimento, e all’Esposizione di Milano del 1906, si aggiudica il Gran Premio per la sezione Arte Decorativa della Giuria Internazionale.

Nel clima concitato che precede la Prima Guerra Mondiale Rosa Genoni, fervente pacifista, è l’unica rappresentante italiana al Congresso delle Donne a L’Aja, il 28 aprile 1915, promosso dalla nascente WILPF – Women’s International League for Peace and Freedom.

Veste le dive del momento, scrive di moda e politica, insegna. Convince il marito a sovvenzionare sovvenziona nel Carcere di San Vittore a Milano un laboratorio di sartoria per le detenute; seguiranno anche un asilo nido e un gabinetto ginecologico. Con l’avvento del fascismo, rinuncia all’insegnamento non volendo sottoscrivere la tessera del partito e si ritira a Nervi con la famiglia. La politica, i temi del lavoro e della pace non smettono di coinvolgerla, occupandosi della questione palestinese e continuando a scrivere. 

Si spegne a Varese nel 1954: la sua città natale, Tirano, le ha dedicato una mostra nel 2018, e la città di Milano ha iscritto il suo nome nel famedio del cimitero monumentale. 

 

Fonti

Fonti bibliografiche: Soldi, Manuela, Rosa Genoni. Moda e politica: una prospettiva femminista fra 800 e 900, Marsilio Editori, Venezia 2019
 
Biagiarelli, Roberta, Figlie dell’epoca: Donne di pace in tempo di guerra, incontri editrice, 2019
 
Eugenia Paulicelli, Rosa Genoni. La moda è una cosa seria, Deleyva Editore 2015

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