Perché #almenouna

Il progetto #almenouna nasce dalla volontà di individuare, per ognuno dei 7904 comuni italiani, almeno una figura femminile che possa essere considerata di esempio e modello per le giovani generazioni.

Ma cosa si intende per “figura esemplare”? E chi decide – con quali autorità – chi può entrare nell’archivio e chi invece non è “meritevole”?

La domanda è cruciale. In questo archivio, per esempio, abbiamo inserito moltissime partigiane, e sappiamo che questa scelta porterà inevitabilmente con sé delle critiche. Per non parlare della scelta di inserire alcune figure di religiose, di benefattrici, persino di donne accusate di stregoneria: a che titolo possiamo definire queste donne esemplari, meritevoli di essere inserite in un archivio che le vorrebbe innalzare a modello?

La risposta che ci siamo date è che questo lavoro di compilazione parte da una ricerca che – per sua natura – non ha nulla di oggettivo. Il nostro percorso all’interno del pensiero femminista, la riflessione sul concetto di patriarcato, del ruolo forzatamente marginale delle donne almeno fino a metà Ottocento, è il punto di partenza da cui questo progetto prende le mosse. Una donna come Ludovica Torelli (1499-1569) che riesce a disporre da sola dei suoi beni al punto da fondare un collegio e una congregazione di religiose, dimostra un coraggio e un’accortezza rara per il suo tempo, e la sua biografia può quindi essere fonte d’ispirazione e di interesse. Allo stesso modo, figure imponenti come quella di Oriana Fallaci, benché sappiamo essere discusse e discutibili sotto vari punti di vista, non possono essere ignorate o estromesse, e rientrano a pieno titolo in questo archivio, lasciando all’utente il compito di approfondire ulteriormente e – nel caso – di metterle in discussione.

Nel concreto, abbiamo costituito un piccolo collettivo (che probabilmente diventerà associazione nel prossimo futuro) che si riunirà periodicamente per vagliare le schede che man mano arriveranno – oltre a quelle che continueremo a predisporre come volontarie nel tempo libero. Siamo fiduciose che questa soluzione possa rappresentare un buon punto di partenza per confronti futuri, e ovviamente siamo aperte ad ogni discussione (la mail a cui scriverci  è sempre la stessa: info.almenouna@gmail.com).

Intanto più in basso trovi alcune domande frequenti (FAQ) che magari possono già darti qualche risposta! 

 

INIZIAMO CON LE RICERCHE!

1. Curiosa tra le ultime schede

Maddalena Cerasuolo

HOME IL PROGETTO BACKSTAGE NAPOLI (NA) Maddalena Cerasuolo partigiana Fonte: autore sconosciuto – Collezione “Le ragazze delle Quattro Giornate”, Gennaro

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Maria Carta

HOME IL PROGETTO BACKSTAGE SILIGO (SS) Maria Giovanna Agostina Carta cantautrice, attrice Fonte: n.d. https://www.youtube.com/watch?v=sNONuc3uSd8&ab_channel=AmmiratoridiMariaCartaDocumentario su Maria Carta, regia di

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Marianna Ciccone

HOME IL PROGETTO BACKSTAGE NOTO (SR) Marianna Ciccone fisica, matematica Fonte: Università di Pisa Dati biografici NOME: Marianna COGNOME: Ciccone

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2. Cerca per regione:

Il numero tra parentesi corrisponde alle schede presenti per ogni regione

3. Ricerca libera!

Cerca un altro comune o un’altra donna (usa il cognome, è più facile!) di cui vorresti conoscere la biografia. Se il Comune non c’è ancora i casi sono due: non abbiamo ancora avuto tempo di caricare la scheda o puoi aiutarci tu a trovare #almenouna donna di riferimento!

FAQ

Tu chiedi, noi proviamo a rispondere!

Si potrebbe pensare che il luogo di nascita sia custode di ricordi e memorie, che forgi in qualche modo il carattere e lo spirito della persona (se pensiamo alla condizione femminile, è evidente che nascere in una grande città del Nord o in paesino del Sud Italia poteva segnare indelebilmente la vita di una donna in termini di possibilità professionali, aspettativa di vita, emancipazione ecc.). Tuttavia, la scelta di optare per il luogo di nascita non tiene conto degli spostamenti, magari anche subitanei, di pochi mesi, della famiglia: l’esempio più lampante è certamente quello di Natalia Ginzburg, piemontese per eccellenza ma nata a Palermo. Il suo non è un caso isolato, perché se non è la famiglia a trasferirsi possono essere le donne stesse, in microspostamenti di pochi chilometri o in cambiamenti più duraturi, spesso legati al matrimonio o alla professione scelta. Tuttavia, dovendo optare per un criterio, abbiamo scelto alla fine proprio quello del comune di nascita perché abbiamo ritenuto, a livello di disseminazione del progetto e coinvolgimento delle giovani generazioni, più facile puntare sulla città natale che non su quella di morte (basti pensare alle targhe “qui nacque la celebre XXX…” molto più frequenti – salvo casi specifici – delle targhe con inciso “qui morì XXX”). Abbiamo comunque indicato, laddove reperibile, anche il dato relativo al comune di morte, non escludendo che questo dato, in futuro, possa essere utile per future ricerche.

Al 20 febbraio 2021 i comuni sono 7904, mentre a dicembre 2020 i comuni erano 7912. Tali variazioni sono registrate in appositi elenchi, pubblicati con cadenza semestrale a metà e a fine anno. Ulteriori aggiornamenti possono essere pubblicati in periodi diversi da quelli previsti, con riferimento all’anno in corso, per garantire la tempestiva divulgazione dei codici statistici delle unità territoriali interessate a variazione. Questo comporta, per chi si occuperà del progetto, un continuo aggiornamento, che tenga conto dei vari accorpamenti e della creazione di nuovi comuni. 

Abbiamo messo in conto da subito che i comuni più grandi (Roma, Milano, Torino, Bologna ecc.) avrebbero permesso la creazione di molte più schede, così come si è già verificato per qualche comune più piccolo. Nessuna verrà lasciata indietro!

Ciò che è davvero importante è che il numero più alto possibile di comuni abbia almeno una scheda di riferimento, e diventa quindi secondaria la possibilità di averne fin da subito tre, otto, venti. Verranno però caricate tutte le schede proposte e individuate (con i tempi dovuti al lavoro volontario e di gestione del sito!) 

 

 

Può collaborare chiunque, privato cittadino o associazione, abbia tempo e voglia di dedicare il suo tempo ad una ricerca il più possibile attenta alle fonti originali. Possono bastare pochi minuti, se questi dati sono già in vostro possesso, o richiedere molti giorni. L’importante è garantire il rispetto per il materiale trattato e per chi si affiderà a voi per scoprire una nuova figura femminile. Puoi comunque scoprire di più nella sezione Collabora! del sito.