SIDERNO (RC)

Carmelina Montanari detta Adriana

partigiana

Fonte: Scheda ANPI – Istituto Storico Parri

Dati biografici

NOME: Carmelina

COGNOME: Montanari

NOME DI BATTAGLIA: Adriana

NATA A: Siderno (RC)

DECEDUTA A: n.d. ,30 settembre 2008 

 

Chi è Carmelina Montanari?

Di Carmelina Montanari, detta «Adriana», sappiamo che è nata da Pio e Giuseppina Pitoni il 24 gennaio 1920 a Siderno (RC).

Nel 1943 è residente a Bologna, dove lavora come commessa.

Nata in una famiglia socialista, fu sempre di sentimenti antifascisti, al punto che nel 1937, dopo essersi sposata con Bruno Trombetti, fu convocata nella sede del gruppo rionale fascista di porta Saragozza e accusata di essere una «puttana» per avere sposato, per giunta con rito civile, un comunista già condannato dal Tribunale speciale.

Sfollata a Bagnarola (Budrio) negli anni della guerra, per sfuggire ai bombardamenti aerei, dopo l’inizio della lotta di liberazione si trasferì a San Giovanni in Persiceto e militò prima nella 63a brigata Bolero Garibaldi e successivamente nella 7a brigata GAP Gianni Garibaldi.Per una delazione fu catturata, con il marito, il 27 febbraio 1945 in località Tassinara (San Giovanni in Persiceto).

Dopo avere annunciato che il giorno dopo lei sarebbe stata deportata in Germania e il marito fucilato, i fascisti li consegnarono ai carabinieri di San Giovanni in Persiceto. Consenzienti i carabinieri, furono messi nella stessa cella e nella notte tra il 27 e il 28 gennaio 1945 concepirono la figlia Renata nata il 26 ottobre 1945. L’indomani Bruno fu messo su un treno per essere portato sul luogo della condanna a morte ma un bombardamento gli permise di fuggire. Anche Carmelina trasferita a Bologna per essere torturata riuscì a scappare. Nessuno dei due coniugi sapeva nulla dell’altro. Bruno intraprese un lungo viaggio per tornare a casa.

 Carmelina incinta continuava a svolgere il suo ruolo di partigiana: tra staffette, cura dei partigiani feriti e trasporto di armi. Era la fine di Maggio del ’45 quando Bruno, magro e sofferente poté riabbracciare la sua amata e la sua bambina.

Carmelina fu riconosciuta partigiana dal 9 Settembre del 1943 fino alla liberazione.
Dopo la guerra fu segretaria dell’ UDI, Unione Donne Italiane.
Morì a causa del cancro il 30 Settembre del 2008.

 

Fonti

Fonti multimediali:
– Museo del Risorgimento di Bologna | Museo della Certosa, progetto “Storia e memoria di Bologna”, LINK
un articolo a cura della figlia Renata, www.larivieraonline.com

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